di Alessandro Collocola
Un interest rate swap è un contratto mediante il quale due controparti si scambiano (da cui il termine “swap”) dei flussi monetari, a scadenze predeterminate e per la durata del contratto, calcolati su di un capitale detto “nozionale” che non è oggetto di scambio.
Gli swap non sono scambiati in mercati ufficiali (ossia mercati che considerano regole valide per tutti, con standard contrattuali unici e possibilità di scambiare contratti con prezzi trasparenti), ma in mercati definiti OTC (Over The Counter).
Un’azienda che è indebitata ad un tasso variabile, qualora ritenga di volersi coprire da un rialzo dei tassi d’interesse al fine di neutralizzare gli effetti sulla base di una previsione di rialzo degli stessi, può ritenere opportuno stipulare con una controparte (generalmente una banca) un interest rate swap calcolato su di un capitale nozionale che sia pari al valore del suo debito (oggetto di copertura) mediante il quale conviene di scambiare il tasso variabile con il tasso fisso. Ciò avviene con il pagamento alle scadenze dello swap, del tasso fisso alla sua controparte, dalla quale riceve invece il tasso variabile.
L’esempio che segue prevede il caso in cui un’azienda che, indebitata con un mutuo dove paga interessi a tasso variabile e in previsione di un futuro rialzo dei tassi d’interesse, decide di immunizzare gli effetti di tale rialzo stipulando con una controparte un interest rate swap con il quale ricevere il tasso variabile, e pagare invece alla stessa il tasso fisso.
FLUSSI MONETARI | MUTUO | INTEREST SWAP | RISULTATO |
---|---|---|---|
USCITA | -EURIBOR | -5,00% | |
ENTRATA | +EURIBOR | ||
USCITA COMPLESSIVA | -5,00% |
Tale operazione le ha consentito di trasformare la sua passività (mutuo), da tasso variabile (euribor) a tasso fisso (5,00%).
Nella formulazione tradizionale definita “interest rate swap plain vanilla”, una controparte paga il tasso fisso, ricevendo dall’altra il tasso variabile.
Per il calcolo dei flussi alle scadenze previste, il valore del pagamento riguardante il tasso variabile è stabilito prendendo in considerazione il valore del tasso variabile fissato alla scadenza precedente, mentre il valore del pagamento riguardante il tasso fisso è noto.
Al momento della stipula del contratto, entrambe le parti devono essere in condizione di equità, ossia nessuna deve partire con un valore economico che la avvantaggi rispetto all’altra (c.d. “par swap”). In presenza di squilibrio finanziario alla stipula del contratto, la parte che risulta avvantaggiata riconosce alla controparte il valore monetario pari allo squilibrio finanziario. Viceversa, alla presenza di uno squilibrio finanziario non compensato, si parla di “non-par swap”.
Il valore del contratto in un determinato momento, è calcolato attualizzando i flussi futuri previsti da quel momento fino alla scadenza, considerando la curva dei tassi d’interesse a termine.
Il grafico seguente mostra l'evoluzione del tasso euribor a tre mesi, attesa dal mercato (curva dei tassi a termine).
I dati, espressi in valori percentuali, sono elaborati su valori delle quotazioni del Three Month Euribor® Futures quotato all'Intercontinental Exchange (ICE) il giorno 28.02.2025.
Il grafico mostra la curva a termine dell'Euribor a tre mesi espressa dalle quotazioni del Mercato, a confronto con la curva a termine che è stata elaborata effettuando gli aggiustamenti per la convessità riguardanti le scadenze superiori ad un anno.
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